GIORGIONE – CACCIATORE DI QUADRI
A cura di Andrea Pennacchi
Produzione Teatro Boxer
Lezione Spettacolo anno 2010
In occasione dei 500 anni dalla morte del pittore
“Egli appare piuttosto come un mito che come un uomo. Nessun destino di poeta è comparabile al suo, in terra. Tutto o quasi di lui s’ignora, e taluno giunge a negare la sua esistenza. Il nome non è scritto in alcuna opera; e taluno non gli riconosce alcuna opera certa. Pure, tutta l’arte veneziana sembra infiammata dalla sua rivelazione“.
Così Gabriele D’Annunzio definiva il celebre quanto sfuggente pittore Zorzi da Castelfranco, ribattezzato “Giorgione” per via del suo aspetto fisico e delle sue doti morali, stando a quanto afferma il Vasari nelle Vite.
Che cosa rende Giorgione tanto affascinante a secoli di distanza? Quale “segreto” si nasconde dietro ai suoi paesaggi familiari ma al tempo stesso inquietanti? A cosa serve un quadro? Cos’è il Genio e chi stabilisce un capolavoro?
Uno spettacolo che è un tentativo di risposta senza pretese di verità assoluta.